Prosecuzione del progetto di restauro e valorizzazione della storica Villa Arconati.
FAR opera da tempo promuovendo iniziative culturali, rapporti e collegamenti nazionali ed internazionali, oltre all’importante progetto di restauro di Villa Arconati, sede istituzionale della Fondazione, e del suo giardino. Il suo obiettivo è non solo restituire questo patrimonio alla collettività, ma valorizzarne oggi, in una prospettiva contemporanea e internazionale, l’identità di luogo dell’Architettura e delle Arti che nel passato le valse il nome di “Versailles di Milano”. I lavori di restauro proseguono con lo scopo di dare nuova vita a spazi della Villa tutt’ora dimenticati, tra cui il Cantinone: un luogo dal fascino particolare e immutato nei secoli, che dopo l’intervento potrà essere riaperto al pubblico e ospitare attività culturali ed eventi di promozione enogastronomica nell’interesse di un territorio molto attento a queste tematiche.
Tracce d’Arte. Attività dedicate a scuole, giovani, adulti, insegnanti, famiglie e persone con disabilità. A cura del Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
2 progetti sostenuti
Il Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo progetta e realizza attività dedicate a scuole, giovani, adulti, insegnanti, famiglie e persone con disabilità. Alla base del pensiero e dell’approccio metodologico c’è la lettura dell’opera come punto di partenza per una rielaborazione autonoma dei suoi contenuti e l’ascolto delle esigenze dei pubblici, a partire dai bambini, inseriti in contesti scolastici e famigliari. Il Dipartimento Educativo propone un progetto educativo rivolto alla scuola primaria del territorio di Guarene, per promuovere la cultura contemporanea e sensibilizzare bambine, bambini e le loro famiglie alla cura del patrimonio e alla salvaguardia dell’ambiente. L’idea è quella di lavorare sulle installazioni del parco d’arte, offrendo a 10 classi della scuola primaria di Guarene e Vaccheria di seguire un percorso laboratoriale di avvicinamento all’arte contemporanea, che porterà alla realizzazione di una mostra didattica finale a Palazzo Re Rebaudengo. L’obiettivo generale del progetto è promuovere la tutela e la fruizione consapevole del territorio attraverso l’arte contemporanea nel rispetto del paesaggio, dell’ambiente nel suo complesso e della cultura. Il coinvolgimento attivo di giovani, bambine e bambini vuole rafforzare le relazioni con la comunità e incentivare la partecipazione civica alla vita culturale.
La missione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea è quella di promuovere la comprensione della nostra epoca attraverso l’arte e la cultura, coinvolgendo il pubblico locale e internazionale per favorire la crescita sociale e civile del territorio nel quale opera.
Il Castello di Rivoli è un punto di riferimento per il mondo artistico che ha definito per la prima volta in Italia il modello di un museo dedicato al contemporaneo. Con le sue esposizioni innovative e le sue radicali performance artistiche, dalla sua fondazione nel 1984, il Museo d’Arte Contemporanea si è sviluppato tenendo conto dell’unicità dell’edificio barocco che lo ospita. Progettato nel 1718 da Filippo Juvarra, il Castello è costante fonte di ispirazione per gli artisti invitati, stimolando la creazione di nuove opere pensate specificamente per la Collezione Permanente del Museo. Conservare ed esporre opere d’arte è un compito centrale del museo ma – da solo – non è sufficiente per le funzioni e gli obiettivi di un museo d’arte contemporanea del XXI secolo. Agendo sia negli spazi fisici del Castello sia in quelli virtuali, come il suo sito internet e altre piattaforme digitali, il Museo è un centro vitale per la sperimentazione, che promuove significativi artisti di più generazioni, molteplici provenienze geografiche e culturali. Un’identità che si forma attraverso l’incontro e l’apertura esige infatti un rinnovamento ininterrotto, in sintonia con la rapida e profonda evoluzione della società. Uno dei caratteri distintivi del Castello di Rivoli è l’attenzione nei confronti di diversi campi espressivi: il Museo collabora attivamente con altre istituzioni culturali ospitando rappresentazioni teatrali, concerti, rassegne cinematografiche così come seminari e conferenze. Promuove inoltre simposi e tavole rotonde dedicate ad altre discipline come la letteratura, la filosofia, la musica e ad aree quali ad esempio il restauro e la conservazione, comprendendo anche le scienze fisiche e naturali. Operando sul territorio piemontese e in dialogo con numerose istituzioni museali italiane e internazionali, con il suo Dipartimento Curatoriale, il Dipartimento Educazione, il Centro di Ricerca, la Biblioteca, gli Archivi e il Centro Multimediale, il Castello di Rivoli è un imprescindibile centro di cultura artistica.
Salviamo un altro sorriso.
Con il progetto Salviamo un altro sorriso, la Fondazione intende aiutare coloro che soffrono di rabdomiosarcoma, un raro tipo di tumore maligno che si sviluppa nei tessuti molli del corpo, malattia a causa della quale è deceduta la signorina Maggie He. Maggie Foundation Italia ha a tal fine instaurato una positiva collaborazione con l’Istituto Nazionale dei Tumori, che dispone di dati di ricerca avanzati sul rabdomiosarcoma.
Promozione dell’inclusione sociale delle persone in difficoltà.
Il tempo medio di attesa per l’avvio del percorso diagnostico presso i servizi di Neuropsichiatria Infantile (NPI) dell’ASL può arrivare fino a 1,5 anni. Questo ritardo compromette diagnosi precoci e interventi tempestivi, fondamentali per prevenire o modificare lo sviluppo di disabilità neuromotorie, cognitive e psichiche. Il Centro Diagnosi della CPD intende rispondere a questa necessità offrendo un accesso prioritario alle famiglie in condizioni di povertà. Il progetto mira a costruire percorsi personalizzati per ogni bambino, orientando le famiglie verso supporti specifici e attivando collaborazioni con scuole e servizi territoriali pubblici e privati. L’obiettivo del Centro è completare ciascun percorso entro 6 mesi, attraverso anamnesi, colloqui valutativi condotti da un’équipe multidisciplinare, presa in carico specialistica e orientamento. I beneficiari diretti sono i bambini con disturbi del neurosviluppo, in particolare quelli provenienti da famiglie in difficoltà economica. Nel primo anno, il Centro Diagnosi si propone di supportare gratuitamente almeno 100 bambini.
Costruzione di comunità e potenziamento di attori del territorio.
Come community builder, la Bottega del Terzo Settore si pone l’obiettivo di agire come soggetto abilitatore di processi di rafforzamento e crescita della comunità di riferimento tramite:
La Bottega del Terzo Settore, al fine di perseguire la sua azione di soggetto catalizzatore del terzo settore, promotore e sostenitore di idee e progettualità innovative condivise in rete con gli attori territoriali, organizza percorsi formativi, alimenta i processi di co-creazione e di scambio, propone incontri di informazione e sensibilizzazione su tematiche di interesse comune e mette a disposizione sportelli di consulenza alla progettazione.
Informazione Quotidiana tra Scuola e Biblioteca.
Destinato agli studenti degli istituti superiori torinesi, il progetto coinvolge attività redazionali condotte da giornalisti del quotidiano La Stampa nelle biblioteche, con l’obiettivo di migliorare le competenze di Information Literacy.
Gli obiettivi del progetto sono:
Le biblioteche sono considerate luoghi chiave per l’Information Literacy, facilitando l’accesso alla conoscenza e promuovendo una cultura informativa sana. Esse sono fondamentali per lo sviluppo di società democratiche e inclusive, contribuendo all’apprendimento permanente e all’autonomia decisionale degli individui. In sintesi, il progetto rappresenta un’importante iniziativa per educare le nuove generazioni a riconoscere e gestire le informazioni in modo critico, preparandole a diventare cittadini consapevoli in un mondo sempre più complesso.
Progetto di sostegno per le adolescenti in gravidanza a Hong Kong.
Nel 1986 una serie di articoli di giornale davano notizia del numero allarmante di gravidanze adolescenziali a Hong Kong. Questo spinse Gary e Helen Stephens e Ranjan e Phyllis Marwah a fondare Mother’s Choice. Con il loro cuore per il servizio, l’amore per la città di Hong Kong e il sostegno di molti nella comunità, hanno aperto le porte a Mother’s Choice nel 1987. La passione nel fornire un sostegno amorevole e non giudicante alle tante adolescenti incinte che non avevano nessuno a cui rivolgersi si è ampliato per fornire cure educative ai bambini senza famiglia ed essere per loro una voce di aiuto. La visione di Mother’s Choice è audace, ma insieme si può realizzare.