Next-Land è un progetto educativo operante nei quartieri torinesi di Barriera di Milano, Aurora e Lucento, luoghi in cui sono radicati gravi fattori di marginalizzazione socio-economica.
Next-Land è un’azione di sistema nel territorio educante, nata nei quartieri torinesi di Barriera di Milano, Aurora e Lucento, ambiti urbani in cui sono radicati gravi fattori di marginalizzazione socio-economica, cui fa da contraltare una significativa concentrazione di giovani, una risorsa di capitale umano da non disperdere. Nella prima edizione 2020-2021 oltre 1.100 studenti che vivono in condizioni di povertà educativa sono stati coinvolti in un percorso didattico completamente gratuito, consistente in 9 attività laboratoriali, progettate ad hoc da ricercatori di ambito STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) e operatori museali, avviate a partire da ottobre 2022 e ospitate nelle sedi universitarie, nelle scuole e nei musei. Su un campione di oltre 1.000 studentesse e studenti, il progetto ha prodotto risultati molto incoraggianti: il 76% ha risposto che andrebbe a scuola più volentieri se ci fossero più iniziative come Next-Land e il 70% sostiene che l’esperienza è servita a scoprire nuove opportunità per le scelte scolastiche future. Un’inedita rotta educativa viene tracciata grazie al contributo culturale e alla partecipazione attiva di ricercatori, educatori museali e imprenditori, che hanno deciso di investire sul futuro e supportare insieme i giovani e le giovani, che sono la risorsa più preziosa di questi territori.
Ohana è un progetto pilota esperienziale, totalmente gratuito nella fase sperimentale, per la creazione di una scuola di autonomie in una struttura semiresidenziale a sollievo delle famiglie.
Il progetto Ohana consiste nell’identificazione di un alloggio con 3 posti letto (2 ragazzi e un operatore) in cui a rotazione verranno inseriti circa una quindicina di utenti con pernotti infrasettimanali e nei fine settimana. Le strutture saranno prive di barriere architettoniche, situate vicino al luogo di lavoro, nella sede di Cascina Aquilone in zona Vaccheria a Guarene. Gli obiettivi del progetto sono:
– lavorare sulle autonomie di ragazzi con gravi disabilità psichiche e motorie in età maggiorenne, per favorire un distacco dal loro quotidiano familiare;
– permettere nelle pause pranzo ai gruppi di ragazzi disabili che lavorano nella sede di Cascina Aquilone, di avere un luogo dove autonomamente fare la spesa, preparare il pranzo e gestire le ore libere con il coordinamento e la supervisione degli operatori professionali;
– fornire, con la disponibilità del soggiorno notturno, l’opportunità di uscite serali per partecipare ad eventi quali mostre, teatro e cinema anche ai ragazzi che per motivi di lontananza o mancanza di accompagnamento, normalmente non possono partecipare;
– dare spazi di normalità alle famiglie dei ragazzi, liberando loro del tempo dalla cura continua dei figli, permettendo così a queste famiglie di riappropriarsi di una qualità di vita di cui sono privi dalla nascita dei loro figli.
Bobby’s Dream è un progetto, promosso da Robert F. Kennedy Human Rights Italia, per supportare un’effettiva inclusione socio-lavorativa all’interno del mercato del lavoro di persone in stato di vulnerabilità.
Educazione, Inclusione, Sostenibilità e Community sono le aree di intervento in cui opera la Robert F. Kennedy Human Rights Italia (RFK Italia), attiva in Italia dal 2006, per portare avanti l’eredità morale del Senatore Robert Francis Kennedy e realizzare il suo sogno di un mondo più giusto e pacifico. Nel 2019 RFK Italia ha avviato il progetto Bobby’s Dream per l’inclusione socio-lavorativa, dedicato a persone in stato di vulnerabilità che, attraverso corsi di formazione professionale e programmi di capacity building, mira a creare un mercato del lavoro inclusivo e ridurre il disagio socioeconomico che colpisce maggiormente la popolazione fragile. Le prime due aule pilota, una a Milano per 10 nuovi Ausiliari Socio Assistenziali (ASA) e una a Firenze di ricamo per l’alta sartoria a favore di 9 beneficiarie, prevedono una formazione professionale (hard skills) e attività di potenziamento dell’autonomia (soft skills) che comprendono educazione finanziaria, potenziamento della lingua italiana, supporto psicologico e attività di formazione sui diritti umani, con un focus sui diritti e doveri dei lavoratori.
Sgasà è un progetto che ha come obiettivo generale la transizione verso un modello socio-economico alternativo e sostenibile.
Il progetto Sgasà promuove una comunità a consumo sostenibile che ha come obiettivo generale la promozione di una transizione verso un modello socio-economico alternativo e sostenibile a partire dal territorio monregalese (inizialmente il progetto è stato sviluppato sul territorio di Saluzzo, Mondovì e in parte a Cuneo, ma oggi si concentra più su quello monregalese). Tale obiettivo viene perseguito favorendo un consumo critico e sostenibile nelle comunità locali, con attenzione ai prodotti a filiera corta, coltivati con metodologie che tengano conto della complessità dell’ambiente, sfusi, plastic free, nonché rispettosi del contesto socio-economico da cui provengono. Tali prodotti vengono messi in circolo grazie a supporti informatici e a un furgone al 100% elettrico. L’iniziativa oltre che favorire una maggiore consapevolezza nelle abitudini di consumo alimentare della cittadinanza, attraverso eventi e laboratori, che mettono in contatto piccoli produttori locali e cittadini, vuole mettere a disposizione pratici strumenti per permettere a ciascuno di mitigare il proprio impatto ambientale. Per raggiungere quest’ultimo obiettivo il gruppo si è focalizzato in particolare sulla riduzione degli sprechi attraverso la pratica del riuso e dello sfuso. Inoltre, è obiettivo del progetto coinvolgere persone svantaggiate attraverso borse lavoro e inserimenti lavorativi. Ad oggi, il progetto può vantare una rete di produttori consolidata da un disciplinare di produzione sottoscritto da ciascun membro, una rete di collaboratori ed enti, la gestione di due mercati contadini nella città di Cuneo, la partecipazione a fiere ed eventi locali e tanto altro. Nel futuro prossimo il progetto si propone di attivare una “Stoviglioteca”, con tutti i servizi ad essa connessi, da mettere a disposizione della cittadinanza oltre ad aprire il primo spaccio di prodotti agricoli sfusi sul territorio.
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Un progetto orientato alla co-creazione di programmi di formazione in Italia e in Europa rivolti alle nuove generazioni di filantropi e manager di organizzazioni filantropiche cinesi.
Il China-Italy Philanthropy Forum (CIPF) trae la sua origine da un seminario sul tema della collaborazione italo-cinese in campo filantropico promosso dal TOChina Hub dell’Università di Torino a Pechino nel maggio 2018. Nel marzo 2019, con la firma a Villa Madama del “Memorandum of Understanding on the Establishment of the China-Italy Philanthropy Forum”, il CIPF è stato formalmente costiuito. Questa esperienza rappresenta il livello di collaborazione più avanzato mai sperimentato dai due paesi nel campo della filantropia e gode dell’apprezzamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il China-Italy Philanthropy Forum è una piattaforma non-governativa impegnata nell’agevolare occasioni di dialogo costruttivo e collaborazione sostenibile tra soggetti leader nel campo filantropico nei due paesi, al fine di promuovere lo sviluppo umano in Italia, in Cina e altrove nel mondo. I partecipanti al Forum sono in particolare fondazioni familiari e altri soggetti che perseguono i più alti standard di responsabilità sociale. I partner che animano il secondo triennio di lavoro del Forum (2022-2025) sono la China Development Research Foundation, la National School of Development della Peking University e il TOChina Hub presso l’Università di Torino. In questo triennio il Forum intende anche ampliare la platea dei partecipanti accogliendo alcune selezionate famiglie filantropiche europee. Il più recente progetto promosso dal Forum è stata una donazione all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, annunciata durante un High-Level Workshop del CIPF svoltosi presso l’Accademia Pontificia delle Scienze Sociali nel maggio 2023. Il prossimo progetto sarà la costituzione di un China-Europe Philanthropy Innovation Research Centre presso la Peking University, la cui prima attività sarà il varo di un innovativo programma di formazione in Italia e in Europa rivolto alle nuove generazioni di filantropi e manager di organizzazioni filantropiche cinesi.
Progetto di sostegno per le adolescenti in gravidanza a Hong Kong. .
Nel 1986 una serie di articoli di giornale davano notizia del numero allarmante di gravidanze adolescenziali a Hong Kong. Questo spinse Gary e Helen Stephens e Ranjan e Phyllis Marwah a fondare Mother’s Choice. Con il loro cuore per il servizio, l’amore per la città di Hong Kong e il sostegno di molti nella comunità, hanno aperto le porte a Mother’s Choice nel 1987. La passione nel fornire un sostegno amorevole e non giudicante alle tante adolescenti incinte che non avevano nessuno a cui rivolgersi si è ampliato per fornire cure educative ai bambini senza famiglia ed essere per loro una voce di aiuto. La visione di Mother’s Choice è audace, ma insieme si può realizzare.
