Progetto di promozione e recupero dei saperi e del paesaggio dell’Alta Langa, attraverso i Cantieri Formativi della Banca del Fare.
Il progetto, nell’ambito del dipartimento Banca del Fare di Fondazione Matrice ETS, consiste nel recupero dei saperi, delle tradizioni e del paesaggio costruito dell’Alta Langa. Gli artigiani, che ancora sanno costruire con la pietra, il legno e le malte antiche, lavorano a fianco degli studenti sui beni da recuperare, insegnando loro il mestiere con la pratica “sul campo”. Questa attività è svolta a Cascina Crocetta, piccolo borgo concesso in comodato d’uso dal Comune di Castelletto Uzzone. Grazie alla consulenza del Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, il Castello di Monesiglio, debitamente ristrutturato, diventerà un “Castello di Comunità”, funzionale alle esigenze e alle prospettive di sviluppo e valorizzazione del paese. Il progetto, infatti, si occupa anche della promozione turistica del territorio attraverso la pratica fotografica in stile pittorialista, l’urban design e la costruzione di brand identity e merchandising che coinvolge il lavoro di una giovane artista spagnola, collettivi e studi di designer e architetti. Sempre in chiave di promozione del territorio e di recupero delle tradizioni vengono organizzati, in collaborazione con l’Apostolato Universitario e la Pastorale Universitaria di Torino, corsi volti a favorire la digitalizzazione di ogni esperienza manuale nell’ambito delle competenze tradizionali. In questo modo tecnologia, innovazione e antichi saperi dialogano tra di loro, dando vita a nuove prospettive future.
Progetto Nega-so. Un impegno attivo dei giovani in ambito socio-culturale e ambientale.
Il progetto si sviluppa nel comune di Dronero (CN), alle porte della Valle Maira, in un territorio di tradizione occitana e con una significativa presenza di persone con background migratorio. Partendo dalle connessioni tra la storia di mobilità dei popoli occitani, costretti a migrare per ragioni economiche, e quella di molte persone indotte oggi a lasciare i Propri paesi, il progetto attiva azioni di collegamento tra scuola e famiglia a sostegno di persone straniere. Promuove inoltre iniziative di carattere culturale all’interno dell’Istituto scolastico comprensivo locale, favorendo la partecipazione e l’inclusione degli studenti e dei loro genitori nella rilettura del presente e del passato del proprio territorio. Finora le azioni hanno coinvolto circa 400 persone, di cui 170 studentesse e studenti, con ricadute positive sia in termini di coinvolgimento dei minori che di contatto con le famiglie. Visti i positivi risultati finora raggiunti, il progetto prosegue, con l’obiettivo di estendere, ad un numero di classi più ampio, le azioni di animazione e sensibilizzazione già sperimentate e proseguire l’esperienza dello sportello scuola-famiglia.
Prosecuzione del progetto di restauro e valorizzazione della storica Villa Arconati.
Fondazione Augusto Rancilio (FAR) è un ente culturale senza fini di lucro fondato nel 1983 in memoria dell’architetto Augusto Rancilio, tragicamente scomparso a soli 26 anni. Accanto alle sue originarie finalità di studio e ricerca nei campi dell’Architettura, Design e Urbanistica – con particolare attenzione ai giovani e al loro inserimento nel mondo del lavoro – FAR promuove oggi la tutela e la valorizzazione della sua sede istituzionale, Villa Arconati-FAR a Bollate, Villa di delizia del ‘600 immersa nel verde alle porte di Milano. La Fondazione opera da tempo promuovendo iniziative culturali, rapporti e collegamenti nazionali ed internazionali, oltre ad un importante progetto di restauro della Villa e del suo giardino. Il suo obiettivo è non solo restituire questo patrimonio alla collettività, ma valorizzarne oggi, in una prospettiva contemporanea e internazionale, l’identità di luogo dell’Architettura e delle Arti che nel passato le valse il nome di “Versailles di Milano”. I lavori di restauro proseguono con lo scopo di dare nuova vita a spazi della Villa tutt’ora dimenticati, tra cui il Cantinone: un luogo dal fascino particolare e immutato nei secoli, che dopo l’intervento potrà essere riaperto al pubblico e ospitare attività culturali ed eventi di promozione enogastronomica nell’interesse di un territorio molto attento a queste tematiche.
L’energia dell’arte tra natura, scienza e tecnologia. Percorso di avvicinamento all’arte contemporanea e alla sostenibilità per bambini e famiglie.
Il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli da sempre realizza innumerevoli progetti su scala globale per promuovere la cultura della sostenibilità ambientale a partire dall’esperienza dell’arte, in sintonia con il lavoro degli artisti contemporanei. In tal senso intende avviare una nuova proposta specifica rivolta ai giovani, alle famiglie e ai giovanissimi, che si concentri sulla relazione tra umanità e natura, arte, scienza, energia e sostenibilità, anche in vista della mostra di Olafur Eliasson al Castello di Rivoli e del suo progetto al Castello di Grinzane Cavour. L’arte contemporanea si avvicina alla scienza e promuove un utilizzo più sostenibile dell’energia e delle risorse del Pianeta in genere, come ricorda Eliasson, nominato nel 2019 dalle Nazioni Unite Goodwill Ambassador per l’energia rinnovabile e per l’azione nell’ambito del contrasto al cambiamento climatico. Il progetto esplorerà attraverso la ricerca artistica tutte le nuove forme di produzione energetica sperimentali. La proposta educativa è in sintonia e in linea con la visione di molti artisti contemporanei, tra cui Michelangelo Pistoletto con il suo progetto Terzo Paradiso: il segno-simbolo, tracciato per la prima volta dall’artista alla Biennale di Venezia del 2005 che riconfigura il segno matematico dell’infinito, per promuovere nuove connessioni e un nuovo equilibrio tra polarità opposte come natura/artificio, contesto produttivo e salvaguardia ambientale. Il progetto vuole essere propedeutico all’educazione civica e ambientale, nell’incontro tra arte, scienza e tecnologia, che da sempre è parte fondamentale della mission del Dipartimento Educazione.
Corso gratuito per le scuole sull’educazione civica.
CivicAttiva è un progetto nazionale che fornisce ai docenti e, attraverso di loro, agli studenti ed alle studentesse degli spunti per affrontare l’insegnamento dell’educazione civica orientato alla cittadinanza attiva. Il corso è ideato e curato dal Robert F. Kennedy Human Rights, organizzazione no profit creata nel 1968 dagli amici e familiari del Senatore Robert F. Kennedy, per portarne avanti l’eredità morale e realizzare il suo sogno di un mondo più giusto e pacifico, in collaborazione con altre realtà del terzo settore. Il corso è rivolto ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e consta di 20 moduli così strutturati: un modulo 0 di introduzione al corso ed alla Costituzione e carte internazionali; 17 moduli ognuno dedicato a un obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ogni obiettivo verrà infatti analizzato attraverso i nuclei concettuali della Legge 92/2019 attraverso videolezioni, video di approfondimento, materiali utili, alcuni dei quali anche in lingua inglese e francese. Il modulo 18 contiene Unità di Apprendimento sull’educazione civica, divise per grado di scuola, mentre l’ultimo modulo contiene i materiali utili, tra cui le Carte internazionali, bibliografie e sitografie. Con CivicAttiva l’educazione civica torna a scuola. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile rappresentano il contesto ideale per riflettere insieme su cosa significhi avere a cuore i diritti di tutti e di ciascuno, compresi quelli ambientali, specialmente in una fase storica tanto difficile come quella che stiamo vivendo.
Nuove forme di vita. Un percorso educativo di sensibilizzazione del patrimonio culturale dedicato a bambini tra i 5 e 12 anni.
Il Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo progetta e realizza attività dedicate a scuole, giovani, adulti, insegnanti, famiglie e persone con disabilità. Alla base del pensiero e dell’approccio metodologico c’è la lettura dell’opera d’arte come punto di partenza per una rielaborazione autonoma dei suoi contenuti, e l’ascolto delle esigenze dei pubblici, a partire dai bambini, inseriti in contesti scolastici e famigliari. In questo ambito il Dipartimento Educativo vanta una consistente esperienza e un approccio metodologico attento ai bisogni educativi dei più giovani. Con la certezza che l’arte possa essere un reale strumento di conoscenza e di trasformazione sociale, il Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo propone il progetto Nuove forme di vita, rivolto alle scuole dell’infanzia e primarie del territorio di Guarene, per promuovere la cultura contemporanea e sensibilizzare bambine e bambini, e le loro famiglie, alla cura del patrimonio e alla salvaguardia dell’ambiente. L’obiettivo generale del progetto è promuovere la tutela e la fruizione consapevole del territorio attraverso l’arte contemporanea nel rispetto del paesaggio, della biodiversità, dell’ambiente nel suo complesso e della cultura. Il coinvolgimento attivo di bambine e bambini vuole rafforzare le relazioni con la comunità (cittadini, municipalità, enti e scuole), costruire nuovi legami sociali e incentivare partecipazione civica alla vita culturale. Gli strumenti su cui il progetto si fonda sono l’arte e il gioco. L’arte aiuta a leggere e elaborare la realtà grazie al linguaggio metaforico, a raccontare e inventare storie, mentre il gioco attiva la percezione del sé in relazione all’altro, nel rispetto della collettività.
PROGETTO “Scuola di quartiere – RELOADED”.
L’obiettivo del progetto Scuola di Quartiere – RELOADED si pone la finalità di sperimentare una metodologia pedagogica per supportare gli alunni in difficoltà sociale e comportamentale, aumentando in termini sia quantitativi che qualitativi le occasioni formative e le esperienze fruibili per i bambini in situazione di povertà educativa, per fornire loro strumenti adeguati nel proprio percorso formativo finalizzati a garantire a tutti lo stesso livello di competenze in uscita dalla scuola nell’ottica dell’equità e dell’uguaglianza sostanziale. Per ottenere questo, il percorso sarà realizzato principalmente attraverso tre aree:
– il supporto pedagogico ed educativo ai bambini in situazione di disagio e che presentino difficoltà scolastiche causate dal contesto di provenienza o da comportamenti non conformi
– la realizzazione di attività extrascolastiche di educazione non formale, che sostengano lo sviluppo delle competenze di base sia scientifiche che linguistiche L-1 oltre che le life skills della creatività, del problem solving e del team working ottica di prevenzione delle disuguaglianze sociali, di generazione di capabilities e di promozione della salute
-la messa in opera di iniziative di mediazione culturale, per rafforzare il rapporto scuola/famiglia e sostenere l’integrazione sociale.
Il progetto avrà la comunità educante come modello di intervento. L’obiettivo generale è quello di favorire un armonico sviluppo della persona e la piena valorizzazione delle sue più profonde facoltà e dei suoi più autentici bisogni cognitivi espressivi, comunicativi, di relazione e di convivenza, di identità, di appartenenza, di senso.
Progetto di sostegno per le adolescenti in gravidanza a Hong Kong.
Nel 1986 una serie di articoli di giornale davano notizia del numero allarmante di gravidanze adolescenziali a Hong Kong. Questo spinse Gary e Helen Stephens e Ranjan e Phyllis Marwah a fondare Mother’s Choice. Con il loro cuore per il servizio, l’amore per la città di Hong Kong e il sostegno di molti nella comunità, hanno aperto le porte a Mother’s Choice nel 1987. La passione nel fornire un sostegno amorevole e non giudicante alle tante adolescenti incinte che non avevano nessuno a cui rivolgersi si è ampliato per fornire cure educative ai bambini senza famiglia ed essere per loro una voce di aiuto. La visione di Mother’s Choice è audace, ma insieme si può realizzare.
Novità della seconda edizione di Barolo en primeur è l’assegnazione, oltre all’asta delle 15 barriques, di numerosi lotti comunali il cui ricavato sarà interamente devoluto alla Scuola Enologica di Alba, realtà unica nata oltre 140 anni fa e fiore all’occhiello del territorio. Nel rispetto degli obiettivi didattici e commerciali, i vigneti che la scuola ha a disposizione tra i territori di Alba e Grinzane Cavour, rappresentano la base ampelografia dell’albese e del Piemonte, ampliata dalla presenza di alcune “cultivar” tra le più rappresentative d’Italia e internazionali. Gli studenti, i tecnici e i professori, nell’ambito di attività di didattica laboratoriale, partecipano attivamente alla coltivazione dei vigneti dell’Istituto e seguono la trasformazione dell’uva in vino nella cantina sperimentale. La cantina, ubicata all’interno dell’azienda, è dotata di attrezzature adeguate che consentono la vinificazione, in modo mirato e diversificato, della quasi totalità delle uve prodotte in azienda. L’azienda, la cantina sperimentale, il laboratorio di analisi e di microvinificazione rappresentano le realtà più importanti per preparare dei professionisti completi, in grado di operare proficuamente nel campo agrario generale e con competenze specifiche in quello viticolo-enologico.